I ministri del governo del Primo Ministro Giorgia Meloni chiedono la protezione dei civili, sia palestinesi che israeliani, nell’attuale conflitto israelo-palestinese, pur continuando a ribadire la loro forte solidarietà con Israele in questo conflitto.
Lunedì, a margine del Consiglio Affari Esteri di Lussemburgo, il ministro degli Esteri Antonio Tajani (Forza Italia/PPE) ha sottolineato che Hamas deve essere distinto dal popolo palestinese e che“Organizzazione criminale e terroristica”Dovrebbe essere “Eliminato dal territorio” Senza esporre i civili al pericolo.
Tajani ha detto che il suo governo ha proposto che Israele risponda all’attacco di Hamas colpendo il quartier generale del movimento ed evitando di colpire i civili, sia palestinesi che israeliani.
Penso che ora dobbiamo lavorare per fermare l’escalation […] Occorre liberare anche gli ostaggi, soprattutto civili, che non sono responsabili di ciò che accade. Ciò vale per la popolazione civile palestinese, ma vale anche per quella israeliana, dove più di 200 persone sono nelle mani di Hamas. I civili devono essere allontanati, e questo vale sia per Israele che per Hamas. – ha aggiunto il signor Tajani.
Il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto (Fratelli d’Italia/CRE), che lunedì si è recato in Libano per visitare la base del battaglione italiano dopo che un missile avrebbe colpito anche una base militare delle Nazioni Unite a Naqoura, pochi giorni fa. La linea di sostegno del governo a Israele mentre si prende cura dei civili presi di mira.
“Questa è la prima volta che vedo un’attività collettiva di questo tipo volta a evitare che la situazione peggiori. Ciò significa che alcune cose accadute negli ultimi anni hanno cambiato gli atteggiamenti”.disse il signor Crosetto Rai News24.
Crosetto ha affermato che il governo italiano sta lavorando per prevenire lo scoppio di una guerra tra l’Occidente e il mondo islamico, distinguendo chiaramente tra Hamas e il popolo palestinese, sottolineando che Hamas è “Un’organizzazione terroristica che mira a distruggere Israele”.
Ha destato preoccupazione il missile dirottato che ha colpito la base ONU a Naqoura il 15 ottobre senza causare danni e Crosetto ha subito confermato che “ In caso di pericolo » I soldati italiani torneranno in Italia.
Come ha precisato il Ministro “Regole d’ingaggio” La missione in Libano, in cui opera personale militare italiano“Portatore di pace, sicurezza e dialogo”Pertanto, non è pronto a combattere.
49 paesi attualmente schierano unità in Libano per mantenere la pace tra i due vicini, e più di 1.000 soldati italiani sono di stanza in Medio Oriente.
Dopo aver visitato la base militare di Shama e le forze di pace della Forza ad interim delle Nazioni Unite (UNIFIL), Crosetto si è recato a Beirut per incontrare i rappresentanti delle istituzioni libanesi.
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