Soluzione transitoria a lungo termine
Nello specifico, da gennaio 2024, il fatto di lavorare fino al 25% del tempo da casa non avrà alcun impatto su quale Stato possa tassare i redditi generati da un’attività redditizia dipendente e sullo status dei limiti. Durante la visita del responsabile dell’immigrazione a Roma in aprile, Karin Keller Sutter e Giancarlo Giorgetti hanno concordato di concludere un accordo “amichevole e transitorio” fino al 30 giugno, che però definiva una distinzione tra vecchi e nuovi lavoratori frontalieri.
La Svizzera e l’Italia hanno ora deciso di prorogare questa soluzione transitoria. Le autorità competenti dei due Paesi adotteranno entro la fine di novembre le norme speciali applicabili all’imposizione del lavoro a distanza svolto dai lavoratori transfrontalieri nel periodo dal 1° febbraio 2023 al 31 dicembre 2023. Rispondendo ad una domanda sul fatto che un accordo simile è stato concluso con la Francia riguardo al tasso di lavoro a distanza Dopo il 40%, non il 25%, Karen Keller Sutter ha risposto espressamente che lì i requisiti legali erano diversi.