Il 16 marzo 1941 segna la fine della prima settimana della grande offensiva di primavera degli italiani. Soprannominata “Operazione Primavera” (che significa “Operazione di Primavera”), sotto la supervisione dello stesso Mussolini, le forze italiane iniziarono un tentativo di contrattacco contro le forze greche, che erano avanzate in profondità nel fronte albanese.
Tuttavia, era già chiaro che il loro progetto stava fallendo miseramente.
“Dalla mattina del 9 marzo c’è stata una forte azione aggressiva da parte degli italiani, che continua fino ad oggi”, ha scritto Kathimerini.
Il fronte d’attacco italiano si estende dal fiume Ause alle pendici meridionali del Monte Domani, cioè in un’area stimata in circa 50 chilometri. Le aree di intervento del nemico variano di volta in volta, a volte estendendosi all’intera regione, a volte localizzate in una parte ristretta di essa.
Il nemico operò uno sforzo particolarmente sostenuto sul fronte che si estendeva dalla punta settentrionale di Trebisina fino all’abitato di Bobesi, largo 4 km.
Tutte le operazioni offensive di cui sopra furono supportate da un’abbondanza di artiglieria leggera e pesante e da un gran numero di aerei da bombardamento e da inseguimento.
In queste operazioni gli italiani subirono pesanti perdite. La divisione “Cagliari” subì una perdita del 40-50%, e la divisione “Bulli” subì una perdita tale che fu sostituita dalla divisione “Bari”.
Il 14° Reggimento Fanteria della Divisione “Penrolo” subì perdite del 50%, la Divisione “Julia” si disintegrò e fu probabilmente ritirata dal fronte per riorganizzarsi almeno nel grosso, ed il 26° Corpo di Giubbe Nere subì pesanti perdite, anche i prigionieri erano il tenente colonnello, suo comandante Il tenente colonnello, comandante del 53° battaglione, indossava il cappotto nero […]».
Il comandante in capo delle forze greche, Alexandros Papagos, ha dichiarato nel suo ordine quotidiano all’esercito: “Lo sforzo esercitato dal nemico contro di voi durante i sette giorni non vi ha indebolito, ma piuttosto vi ha dato una nuova opportunità di dimostrare la tua capacità di difenderti.” Grandi virtù marziali molte volte e soprattutto la tua fede nella tua giusta lotta.
La battaglia vittoriosa che combatti da più di quattro mesi ti ha ricoperto di corone di gloria lontana”.
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