Il giorno precedente si sono svolte manifestazioni filo-palestinesi in diverse città tedesche, ad alcune delle quali hanno partecipato migliaia di persone.
Questo è quanto riportato da “Verità Europea” in riferimento Deutsche Welle.
A Berlino, in particolare, circa duemila persone, secondo la polizia, hanno organizzato una marcia attraverso i quartieri di Wedding, Prenzlauer Berg e Mitte con lo slogan “Stop al genocidio nella Striscia di Gaza”.
Secondo un portavoce della polizia, in alcuni casi i manifestanti hanno scandito slogan o esposto manifesti, “il cui contenuto era rilevante dal punto di vista del diritto penale”. Molti manifestanti sono stati arrestati per aver esaminato i documenti.
Foto: Michael Quinn/Presscov/Zuma/Image Alliance
Nel quartiere Kreuzberg di Berlino si è svolto un evento di solidarietà con l’Autorità nazionale palestinese. Secondo la polizia l’incidente è avvenuto senza alcun reato. Gli organizzatori hanno chiesto la partecipazione di 3.000 persone, ma si sono presentate solo 430.
Il 2 dicembre si è svolta ad Amburgo una manifestazione coordinata di solidarietà con i residenti dei territori palestinesi. La polizia ha stimato in 350 il numero dei partecipanti. Non è stata registrata alcuna violazione.
Manifestazioni filo-palestinesi più piccole si sono svolte in alcune altre città tedesche e, in particolare, circa 200 persone sono scese in piazza a Düsseldorf.
Prima di questa misura, la polizia aveva annunciato il divieto di slogan come “Stop al genocidio” e “Stop al genocidio”. Il tribunale amministrativo di Düsseldorf ha riconosciuto che questo divieto era giustificato. Successivamente, tuttavia, il Tribunale amministrativo supremo di Münster ha invalidato questa legge, stabilendo che tale formulazione non costituiva reato penale.
Rispetto agli eventi che hanno avuto luogo in Germania il mese scorso, il numero dei partecipanti agli eventi di ieri è stato inferiore. Così, il 4 novembre, seimila persone hanno marciato a sostegno dei palestinesi a Berlino e 17mila a Düsseldorf.
Ve lo ricordiamo a Praga Vietare le manifestazioni filo-palestinesi Perché il suo obiettivo era sostenere lo slogan anti-israeliano: “Dal fiume al mare, la Palestina sarà liberata”.
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