Il percorso dello Zambia per uscire dalla povertà: elevata crescita del PIL e trasformazione digitale nel mezzo della crisi del debito
Anthony Mukweta, ex ambasciatore dello Zambia in Germania, ha recentemente proposto un'ambiziosa strategia economica per la sua patria. Mukweta chiede allo Zambia di aumentare il tasso di crescita del PIL tra il 7 e il 12%, un aumento significativo che ritiene necessario per combattere la povertà diffusa nel paese.
Affrontare la povertà in Zambia attraverso la crescita economica
Mukweta ritiene che questa forte crescita del PIL sia la chiave per far uscire la maggioranza degli zambiani dalla povertà estrema. Anche se inizialmente questa affermazione può sembrare eccessivamente ottimistica, essa riflette una visione sempre più comune tra gli economisti secondo cui un’elevata crescita economica è il mezzo più efficace per ridurre la povertà nei paesi in via di sviluppo.
Lotta al divario digitale: il ruolo dei CDTC
Parallelamente a questa strategia economica, il governo dello Zambia ha avviato un’iniziativa tecnologica per colmare il divario digitale nel paese. Il governo ha istituito Centri comunitari di trasformazione digitale (CDTC) in collaborazione con Starlink, un servizio Internet satellitare di proprietà di SpaceX. Questi CDTC sono progettati per fornire accesso gratuito a Internet, formazione sulle competenze digitali e servizi online al popolo dello Zambia.
La crisi del debito in Africa: una questione che riguarda tutto il continente
Mentre lo Zambia percorre le sue strategie di crescita economica e trasformazione digitale, è anche alle prese con la questione più ampia della crisi del debito africano. Questa crisi ha colpito molti paesi africani, tra cui Etiopia, Kenya, Ghana e Zimbabwe, e pone a questi paesi grandi sfide in termini di rimborso del debito e di bilancio pubblico. L'articolo evidenzia il crescente rischio di scivolamento finanziario in Kenya e la debolezza dello scellino keniota, che sta contribuendo alle pressioni inflazionistiche. Sottolinea la necessità di un approccio giusto ed equilibrato alla ristrutturazione del debito per affrontare questa crisi, nonché l’importanza di mobilitare risorse nazionali per finanziare lo sviluppo.
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