Prove crescenti indicano una convergenza tra Homo sapiens e Neanderthal, mettendo in discussione antiche nozioni. Secondo una nuova valutazione, la divisione tra la nostra specie e i nostri cugini Neanderthal sembra essere avvenuta circa 408.000 anni fa, un periodo molto più recente di quanto si pensasse in precedenza.
Nostro cugino, il Neanderthal
I Neanderthal, una specie estinta di ominidi che visse in Eurasia fino a circa 40.000 anni fa, presentavano notevoli differenze fisiche rispetto all'Homo sapiens, come una forma del corpo più corta e più ampia, un bacino più ampio e ossa più pesanti.
Tuttavia, recenti scoperte evidenziano anche alcune somiglianze sorprendenti. I Neanderthal erano artisti, come testimoniano ritrovamenti di decorazioni e arte rupestre. È stato anche dimostrato che sono individui adattivi, che si adattano ad ambienti diversi.
Inoltre, le prove suggeriscono che i Neanderthal mostravano comportamenti sociali complessi. Si prendevano cura dei loro pazienti e venivano in aiuto delle donne incinte, indicando un certo grado di sensibilità emotiva.
Questi aspetti rivelano una ricchezza di tratti culturali e sociali tra i Neanderthal, sfidando alcune precedenti percezioni di loro come esseri meno sviluppati culturalmente ed emotivamente.
Tuttavia, gli antropologi hanno a lungo dibattuto su quando sia vissuto l’ultimo antenato comune tra Neanderthal e Homo sapiens, segnando il punto in cui le due specie si separarono per seguire i loro percorsi evolutivi.
Si ruppe 408.000 anni fa
Nell'ultimo lavoro, i ricercatori dell'Università di Tel Aviv hanno utilizzato un programma chiamato Mostro2 Per l'analisi genetica degli esseri umani moderni e dei Neanderthal nel tentativo di identificarli Il tempo del più recente antenato comune (TMRCA).
Le loro scoperte indicano una divisione tra gli esseri umani moderni e solo i Neanderthal 408000 a.C, che è molto più recente rispetto alle stime precedenti. Le prove provenienti dai fossili e dal DNA suggeriscono già una divisione tra i lignaggi umani di Neanderthal e quelli moderni 500.000 e 650.000 anni.
Sebbene questa stima si basi principalmente su calcoli matematici e non comporti un intervento diretto da parte di archeologi o paleontologi, essa converge con altri studi recenti che indicano anch'essi una divergenza successiva a quanto inizialmente previsto.
Nonostante questa separazione, va notato che i Neanderthal non erano geneticamente distanti da noi. Quasi Il 99,7% del nostro genoma è in realtà identico Sappiamo che ci sono stati frequenti accoppiamenti tra le due specie.
Oggi, i geni di Neanderthal sono particolarmente diffusi tra le persone di origine europea (circa il 2% del loro genoma). Questi geni hanno effetti su aspetti come la forma del naso e la suscettibilità alle infezioni virali, dimostrando la continua influenza dei Neanderthal sulle attuali popolazioni umane.
I dettagli dello studio sono pubblicati in Dati sul genoma BMC.