È iniziato il conto alla rovescia per la partenza della fregata “Hydra” dalla Stazione Navale di Salamina, diretta verso il Mar Rosso. Armata di un sistema di guerra elettronica e di un sistema anti-drone, la nave affonda.
Di Christos Mazanitis
Sono due le fregate nominate per recarsi nel Mar Rosso per unirsi alla forza internazionale “Guardian of Prosperity” con l'obiettivo di proteggere la rotta marittima dagli attacchi degli Houthi, “Hydra” e “Bifara”.
Secondo le informazioni di enikos.gr, dopo aver trovato un pezzo di ricambio importante, La fregata HYDRA è la nave qualificata per la missione.
Si stanno infatti svolgendo frenetici preparativi affinché la fregata possa non solo svolgere la sua missione, ma anche essere in grado di gestire scenari di attacco anche gravi che saturano i sistemi di difesa e autoprotezione.
Le informazioni su enikos.gr indicano che è stato completato pochi giorni fa Sperimentazione di suite di guerra elettronica e di sistemi di autodifesa anti-drone.
Il sistema è stato testato in diversi scenari impegnativi e si è adattato con successo, creando una cupola di protezione impenetrabile, soprattutto contro le minacce di droni entro un raggio di due chilometri.
La cosa sorprendente è questa Il sistema è un prodotto di sviluppo di un'azienda grecache consegna alla Marina, dopo essere riuscito a “bloccare” tutte le distanze in cui il drone può operare.
I test sono stati effettuati con parte del sistema montata su un treppiede prima di trovare finalmente posto sull'albero della nave.
Secondo le informazioni di enikos.gr, I funzionari della PN che hanno valutato il sistema sono rimasti completamente soddisfatti delle sue prestazioni.
Tempo fa era stato installato un altro sistema elettronico – come si può vedere nella foto esclusiva pubblicata da enikos.gr – ma non ne erano particolarmente contenti, perché non copriva adeguatamente le contromisure per le minacce in arrivo.
Inoltre, la fregata trasporterà il proprio elicottero biologico, l’Aegean Hawk, nonché un elicottero drone, che effettuerà operazioni di ricognizione.
Già nel centro operativo internazionale del “Prosperity Guardian” con sede in Bahrein è presente un ufficiale di marina che riferisce costantemente sulla situazione attuale e sulle condizioni alle quali sarà chiamato l’equipaggio della fregata.
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