Un comunicato stampa spiega: “Dato che non è stata raggiunta la minima ragionevole certezza riguardo al contenuto discriminatorio del reato commesso, si è deciso di non applicare le sanzioni previste dall'articolo 28 della legge sulla giustizia sportiva”. Gerardo Mastandrea, giudice competente in materia disciplinare della Federazione Italiana.
Questo articolo, della durata di 36 anni, è soggetto alla sospensione di diverse partite di campionato, come avvenuto a fine stagione e compromettente la partecipazione a Euro 2024 in Germania (14 giugno 2014).
“Sembra che il contenuto discriminatorio, senza mettere in discussione la buona fede di (Juan Jesus), sia stato percepito solo dal giocatore leso, senza il supporto di alcuna prova esterna, sia essa audio, video o addirittura testimonianza”, rileva la sentenza della FIFA.
Il Napoli si è detto “sorpreso” dalla decisione. La reazione del club è arrivata in un comunicato stampa pubblicato sul proprio sito: “Non è ragionevole credere che lui (Juan Jesus) abbia frainteso”.
Ha anche annunciato che non aderirà più alle “iniziative puramente cosmetiche” contro il razzismo e la discriminazione coordinate dal sindacato. Ha aggiunto: “Continueremo a guidarli noi stessi (…) con rinnovata convinzione e determinazione”.
Il 17 marzo, durante la partita del 29° turno tra la capolista Inter e il Napoli campione in carica, Juan Jesus disse all'arbitro della partita che Acerbe gli aveva rivolto in quel momento un commento razzista, affermando che i due giocatori stavano litigando per uno dei Giocatori. angolo.
A fine gara Jesus (32 anni) ha spiegato che il difensore italiano “si è reso conto di aver esagerato” e gli ha chiesto scusa.
Il giorno successivo Acerbe, convocato per due amichevoli tra Italia e Stati Uniti, abbandona il Raduno Nazionale dopo aver raccontato la sua versione dei fatti e dichiarato di “non avere alcuna intenzione di diffamazione, calunnia o razzismo”. .
Juan Jesus ha commentato sui social dicendo: “Le dichiarazioni di Acerbi non corrispondono alla realtà e a quello che mi ha detto”. “È insopportabile (…) Dobbiamo combattere il razzismo qui e ora”.
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