Tre anni dopo l’inaspettata incoronazione a Wembley, la nazionale, che aveva lottato per qualificarsi per difendere il titolo in Germania, si è spaventata per una decina di minuti, prima di superare facilmente un’Albania in declino.
L’Italia non avrebbe potuto avere un inizio peggiore per Euro 2024.
Nella seconda partita, ha ricevuto il gol più veloce della storia nella fase finale del Campionato Europeo dopo un errore fatale di Federico Demarco.
Il difensore dell’Inter, su un tocco molto debole nei confronti di Alessandro Bastoni, ha effettuato una corsa perfetta verso la porta dei suoi, Nedim Bajrami, che ha ingannato Gianluigi Donnarumma con un tiro feroce sul primo palo.
L’attaccante del Sassuolo, uno dei cinque giocatori albanesi in campo in Italia, ha mandato al settimo cielo 50.000 tifosi vestiti di rosso e con addosso il tradizionale ‘kileshi’ bianco.
Anche nella tribuna degli Europei, il ‘Muro Giallo’, l’imponente tribuna solitamente occupata dai tifosi del Borussia Dortmund, si è tinto di rosso per l’occasione, facendo tremare il Westfalenstadium e senza dubbio tutto il calcio italiano.
Bajermi ha battuto il russo Dmitry Kirichenko, che ha segnato il gol più veloce della storia durante il Campionato Europeo del 2004, dopo 67 secondi di gioco, contro la Grecia allo Stadio Algarve in Portogallo.
Strakosha evita il peggio
Ma invece di dargli fiducia, questo gol ha paralizzato completamente l’Albania, che stava gareggiando in Germania per il secondo grande torneo della sua storia dopo Euro 2016.
Gli Eagles, 66esimo nel ranking FIFA, hanno subito ripiegato le ali di fronte all’Italia che, nonostante le sue poche certezze, soprattutto in attacco, prima di questo torneo non si pone più alcun dubbio.
Basta aspettare una decina di minuti perché la Nazionale pareggia su calcio d’angolo, giocato in due tempi tra Lorenzo Pellegrini e Demarco, ed eseguito da Alessandro Bastoni (11) sul secondo palo.
La squadra di Luciano Spalletti raddoppia al 16′ con uno splendido tiro di Nicolò Barella che mette a tacere gli imponenti tifosi albanesi sugli spalti e fa raddoppiare gli sforzi all’allora timida “Italia, Italia”.
I campioni d’Europa, che controllavano palla con un centrocampo presidiato brillantemente da Jorginho e Barella, avrebbero potuto aumentare il punteggio prima dell’intervallo.
Ma hanno affrontato Thomas Strakosha, che era favorito da Etret Berisha.
Il portiere del Brentford prima respinge sul palo sinistro un tiro di Davide Fratesi (32′), poi avanza davanti allo smarcato Gianluca Scamaca (38′).
Al rientro dagli spogliatoi l’Italia riprende il dominio, ma non riesce a ripararsi, nonostante il tiro da 20 metri di Chiesa che manca di poco la porta (60′).
L’Albania pensava addirittura di poter strappare il pareggio al 90′ senza una deviazione decisiva di Donnarumma, davanti a Rey Manaj.
Se l’Italia saprà gestire bene questa partita e dimenticare in fretta i timori iniziali, dovrà essere più realistica contro la Spagna, battendo la Croazia (3-0) sabato 20 giugno in quella che dovrebbe essere la finale di questo secondo girone.
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