Nelle notizie: Un asse transfrontaliero dalla Germania all’Italia?





Eletti a Heckendalheim e San Marcello Pitiglio su Benoît Vuillemin, sindaco della Saona © YQ

A nord, Heckendalheim è una piccola cittadina vicino a Saarbrück che comprende 8 comuni. È anche vicino al confine con il Lussemburgo. Una città a cavallo di tre confini e che quest’anno festeggia 50 anni di scambi e amicizie con Saône. A sud c’è San Marcello Pitiglio. La cittadina di 10.000 abitanti si trova in Toscana vicino a Firenze. È gemellata con Saône da 25 anni.

Un perno transalpino per inventare il movimento di domani

Una tavola rotonda tenutasi il 30 settembre presso il municipio della Saona ha riunito gli eletti dei tre comuni gemelli, sotto l’occhio vigile di Julien Pia, direttore della Maison d’Europe della Borgogna Franca Contea. Lo scopo dello scambio è convincere la comunità svizzera ad aderire al progetto e costruire questo asse transfrontaliero dalla Germania all’Italia attraverso la Franca Contea e la Svizzera.

La mobilità sarà il grande business dei prossimi decenni. Coloro che lottano quotidianamente per migliorare i servizi tra Besançon, Neuchâtel e Losanna non vogliono opporsi ai trasporti, ma vogliono piuttosto abbinarli a ferrovie tempestive e strade veloci e tranquille. Ciò che Benoît Vuillemin fa con la RN57, la immagina tra le isole Vosgi e il Mediterraneo con i suoi colleghi tedeschi, italiani e presto svizzeri. Il sindaco della Saona va oltre il banchetto di gemellaggio. È un europeo convinto, anzi europeo, ma non dimentica le regioni e le terre “Costruire un futuro gioioso e pacifico per i nostri figli”.

Eva Kimenor








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