Il Pentagono ha annunciato che avrebbe schierato ulteriori risorse militari americane vicino all’Iran. Si prevede che questo rafforzamento influenzerà le strategie di Teheran. Secondo la vicesegretaria stampa del Pentagono Sabrina Singh, gli Stati Uniti hanno due gruppi di portaerei nella regione, ciascuno con quattro cacciatorpediniere.
L’utilizzo di queste risorse costituisce un potente messaggio deterrente. La mossa arriva anche sulla scia delle recenti promesse da parte dell’Iran e di Hezbollah di ritorsioni contro Israele per l’uccisione di due persone a Beirut e Teheran.
L’esercito americano ha intensificato la sua presenza nella regione nelle ultime settimane dopo che l’Iran e Hezbollah si sono impegnati ad adottare misure di ritorsione. Ciò include migliaia di truppe aggiuntive, sistemi di difesa contro i missili balistici, un sottomarino a propulsione nucleare dotato di dozzine di missili da crociera e molto altro ancora.
Si prevede che queste risorse militari rimarranno in vigore nel prossimo futuro.
La prevista risposta iraniana rimane incerta
I funzionari americani si aspettavano una risposta iraniana nei giorni successivi all’uccisione, avvenuta il 30 luglio, del politico di Hamas Ismail Haniyeh e del leader di Hezbollah Fouad Shukr. L’intelligence è stata aggiornata più volte, ritardando i tempi della risposta. Giovedì sera, funzionari statunitensi hanno affermato che Washington si aspetta ancora qualche tipo di ritorsione da parte dell’Iran e di Hezbollah.
Non è chiaro se coordineranno una risposta congiunta o se ciascuno porterà avanti la propria operazione.
Punti chiave
• Gli Stati Uniti hanno schierato ulteriori mezzi militari vicino all’Iran
• Questi metodi servono come messaggio di deterrenza, ma indicano anche che sostengono Israele.
• La risposta iraniana prevista è ancora incerta
• I funzionari americani si aspettano una sorta di ritorsione contro l’Iran e Hezbollah
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