“egoismo”. Si è scattato un selfie pochi secondi prima della collisione che ha ucciso un motociclista

ShUna donna che ha investito un motociclista, provocandone la morte, nel 2021, dopo essersi scattata un selfie con il cellulare, è stata condannata mercoledì a tre anni e mezzo di carcere e all’interdizione dalla guida per 45 mesi, dopo essersi dichiarata colpevole, a Norwich. Crown Court, Inghilterra, morte per guida pericolosa.

Le autorità hanno persino diffuso il selfie scattato dalla 23enne Amber Potter.

L’incidente è avvenuto la notte del 15 settembre 2021. All’epoca i servizi di emergenza stavano ancora cercando di salvare David Sinar. [na fotografia acima]64 anni, ma inutilmente.

Una dichiarazione letta in tribunale a nome della moglie di David, Joan, afferma che la sua perdita ha reso la sua vita “insopportabile”, ha rubato il figlio adolescente a suo padre e ha lasciato la madre di 97 anni con il cuore spezzato, secondo una dichiarazione del tribunale rilasciata da Norfolk. Polizia Stradale.

Non sono stati riscontrati difetti in nessuno dei veicoli e nessuno viaggiava a velocità eccessiva, ma l’analisi forense del cellulare della giovane ha rivelato molteplici interazioni durante il viaggio, tra cui scattare selfie, chattare su Facebook e inviare messaggi di testo e vocali.

© Polizia di Norfolk

L’ultima interazione conosciuta con il cellulare è iniziata meno di 85 secondi prima che venisse chiamato il 112, in seguito alla collisione.

Le autorità hanno concluso che la collisione è avvenuta perché la giovane donna non si è accorta in tempo del pericolo, nonostante la sua iniziale dichiarazione secondo cui la motocicletta “era apparsa dal nulla”. Inoltre, ha iniziato a sostenere di non aver toccato il cellulare e che la musica veniva riprodotta automaticamente e che Google Maps funzionava.

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Un alto ufficiale della Serious Collision Investigation Unit di Norfolk e Suffolk ha avvertito: “Questo tragico caso evidenzia gli effetti devastanti che i conducenti che interagiscono con i loro dispositivi mobili durante la guida hanno sugli altri”.

Ha aggiunto: “Questo è un atto egoista e non necessario che ha conseguenze disastrose per molte persone”.

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