La questione ambientale è recentemente diventata molto forte all’ordine del giorno. Abbiamo così tanta paura del riscaldamento globale, degli incendi, delle inondazioni e di altre catastrofi che i film catastrofici di Hollywood sembrano una noia priva di fantasia.
Ma mentre l’opinione pubblica teme che il livello degli oceani del mondo aumenterà a causa del riscaldamento globale, e scienziati e semplici appassionati fantasticano con tutte le loro forze su come apparirebbe la mappa del mondo se il livello dell’acqua aumentasse di 100 metri, la NASA è preoccupata con un problema radicalmente opposto.
Lo scienziato planetario James O’Donoghue, un ex dipendente della NASA che ora lavora presso la Japan Aerospace Exploration Agency, ha creato una mappa animata del mondo che mostra come cambierebbe il paesaggio del nostro pianeta se il livello degli oceani globali iniziasse a diminuire.
Se il livello dell’acqua scendesse di circa 500 metri, le piattaforme continentali che collegano i continenti sarebbero esposte. O’Donoghue ritiene che durante l’ultima era glaciale, quando gran parte dell’acqua era intrappolata nei ghiacciai, furono proprio queste piattaforme di ghiaccio a contribuire alla diffusione dell’umanità in tutti i continenti. I nostri antenati li percorrevano, come sui ponti.
Se il livello dell’acqua scendesse di 3.000 metri, ciò comporterebbe il prosciugamento del Mar Nero e del Mar Caspio, e la superficie del Mar Mediterraneo diminuirebbe significativamente. Sarà possibile arrivare dall’Europa all’America via terra, perché nel nord saranno uniti via terra. Nell’Oceano Pacifico, un’enorme catena montuosa si innalzerà sopra l’acqua, estendendosi per 60mila chilometri: le dorsali oceaniche.
Il video di O’Donoghue termina a 10.000 metri sotto zero, dove nella Fossa delle Marianne rimarrebbe solo acqua. Tuttavia, è improbabile che un simile esito degli eventi sia possibile. Anche se Greta Thunberg non scherza!
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