IL 109ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato Celebrata domenica 24 settembre con lo slogan “Libertà di scegliere tra immigrazione o permanenza”.
Mons. Kizito ha affermato nella sua dichiarazione che, come ogni altro essere umano, i migranti e i rifugiati hanno famiglie e hanno il permesso di decidere se restare o emigrare.
“I paesi ospitanti non dovrebbero rendere difficile per le famiglie raggiungere i membri che sono già gravati dalle sfide migratorie”, ha affermato. “Ciò impone a tutti noi l’obbligo biblico e morale di essere una comunità inclusiva”.
Il Vescovo della diocesi di Aliwal North in Sud Africa ha affermato che l’essenza della Giornata mondiale dei migranti e dei rifugiati è risvegliare l’impegno delle persone a rispettare le persone in movimento e includerle “in vari programmi nelle nostre società per costruire un futuro migliore con migranti e rifugiati. ” Il piano di Dio.”
Celebrare, ha spiegato, “significa anche riconoscere e valorizzare il contributo di tutti coloro che hanno scelto di vivere qui e di contribuire alla costruzione delle nostre case e delle nostre città”.
“Se notiamo che molti degli edifici intorno a noi sono stati costruiti da immigrati e rifugiati che vivono nel nostro Paese”, ha affermato, aggiungendo che “il modo migliore per sviluppare una società meglio integrata è dare opportunità agli immigrati e ai rifugiati fianco a fianco con la comunità locale”. La comunità ospitante può esercitare i propri diritti e obblighi come comunità.
Mons. Kizito ha affermato che il modo migliore per sviluppare una società meglio integrata è fornire opportunità ai migranti e ai rifugiati insieme alla comunità ospitante per consentire loro di esercitare i propri diritti e obblighi come comunità.
“La Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato dovrebbe mettere in risalto le virtù universali dell’ospitalità, della generosità, della gentilezza e dell’accoglienza”, ha affermato, aggiungendo: “Dobbiamo imparare gli uni dagli altri e mettere in pratica le qualità date a ciascun individuo dallo Spirito Santo”. “Umano.”
Silas Mwale Isingya è un giornalista keniano con grande entusiasmo e interesse per le comunicazioni legate alla Chiesa cattolica. Ha conseguito una laurea in Linguistica, Media e Comunicazione presso la Moi University in Kenya. Silas ha una vasta esperienza nel settore della produzione multimediale. Attualmente lavora come giornalista presso ACI Africa.
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