Il partito rivale di Viktor Orbán è stato invitato ad aderire al Partito popolare europeo. Fidesz lascia i populisti europei nel 2021

Peter Magyar, Fotografia: Attila Kespendyk/AFP/Profimedia

Peter Magyar, ex membro del partito Fidesz, è diventato un accanito oppositore di Orban dopo aver divorziato da Judit Varga, ex funzionaria responsabile del Ministero della Giustizia e alleata del Primo Ministro. Così gli ungheresi hanno deciso di creare il partito di opposizione TISA, che è arrivato secondo alle elezioni del Parlamento europeo, dopo la formazione di Orban.

Il TISA ha vinto 7 dei 21 deputati ungheresi, più di tutti gli altri partiti di opposizione ungheresi messi insieme, mentre Fidesz ne ha vinti 11, rispetto ai 13 del 2019.

“Posso assicurarvi che la porta della famiglia del PPE è spalancata affinché TESA possa unirsi al gruppo del PPE” al Parlamento europeo, ha dichiarato Manfred Weber in una conferenza stampa a Budapest. E ha aggiunto: “La decisione finale non è nelle mie mani, ma il gruppo la prenderà giovedì prossimo”. Il leader del gruppo PPE ha aggiunto: “Quando tornerò a casa racconterò loro quello che ho visto qui”.

Prima delle elezioni europee, Peter Magyar ha espresso l’intenzione di portare il suo partito nel Partito popolare europeo. “Saremo lì con voi e realizzeremo un rapporto costruttivo (…). A volte criticheremo, poiché abbiamo questioni delicate legate all’Ungheria, ma saremo pronti (…) alla discussione e al dialogo”. Lo ha detto venerdì nella conferenza stampa insieme a Weber.

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Il partito Fidesz di Orbán si è ritirato dal Partito popolare europeo nel 2021 ed è stato poi minacciato di espulsione dopo che Bruxelles ha imposto sanzioni a Budapest per aver violato lo stato di diritto, in particolare per aver rifiutato gli immigrati e misure anti-LGBTQ. Fidesz non è affiliato a nessun gruppo politico europeo, ma Orban intende iscriverlo nel gruppo dei Conservatori e Riformisti europei.

Tuttavia, il primo ministro conservatore ungherese ha indicato che preferirebbe che il prossimo Parlamento europeo creasse un “nuovo grande gruppo della destra europea”, al quale parteciperebbero il primo ministro italiano, Giorgia Meloni, e il leader del partito francese. L’estrema destra, Marine Le Pen, i cui partiti appartengono a diversi gruppi politici, per mitigare le loro differenze.

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