Mosca. Legge che sospende la partecipazione della Russia al Trattato di messa al bando globale Test nucleari del Trattato sulla messa al bando totale dei test nucleari Il presidente russo ha firmato ieri Il presidente russo Vladimir Putin. All’inizio di ottobre Putin ha annunciato il suo ritiro dalla Russia Dal Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari, come ritorsione per il governo della minoranza Stati Uniti d’Americache non ha mai ratificato l’accordo. “Non sono nella posizione di dire se ricominceremo i test nucleari”, ha detto Putin in ottobre, elogiando le nuove potenti armi missilistiche della Russia in un discorso.
Fin dalle prime settimane della guerra in Ucraina, il Cremlino ha minacciato l’uso di armi nucleari, con la Russia che ha schierato armi nucleari. armi nucleari Campo di battaglia in Bielorussia la scorsa estate.
Alla fine di ottobre, la Russia ha lanciato dei missili balistici. Tuttavia, la dottrina nucleare russa prevede che le armi di distruzione di massa debbano essere utilizzate solo in risposta ad un attacco nucleare. A febbraio, la Russia si è ritirata dal Nuovo Trattato START firmato tra Stati Uniti e Russia nel 2010, che mira a limitare gli arsenali nucleari. Allo stesso tempo, il Cremlino è stato pubblicamente in disaccordo con le valutazioni del capo di stato maggiore dell’esercito ucraino, generale Valery Zalozhny, sulla situazione sul fronte. Nelle sue dichiarazioni all’Economist, il generale ucraino ha affermato: “Come è accaduto durante la prima guerra mondiale, siamo arrivati a una situazione di stallo a causa del progresso tecnologico. Non è prevista una spaccatura impressionante e profonda sul fronte russo”.
Nella fronte
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato ieri nelle sue dichiarazioni: “Gli affari non sono completamente fermi. La Russia continua senza interruzione la propria operazione militare. Tutti i bersagli devono essere catturati. Forse il regime di Kiev si è reso conto che parlare della possibilità di una vittoria ucraina sul campo di battaglia è assurdo. Prima Kiev si renderà conto di questo fatto, prima la crisi sarà risolta.
Il primo ministro italiano Giorgia Meloni è stato vittima di truffatori telefonici russi che hanno parlato di “stanchezza ucraina”.
Il primo ministro italiano Giorgia Meloni è stato vittima di uno scherzo telefonico il mese scorso, quando è stata registrata mentre diceva che tutti i partiti soffrivano di “stanchezza” per l’Ucraina. La chiamata alla Meloni è stata fatta il 18 settembre da due comici russi, che si fingevano membri dell’ufficio dell’Unione africana.
Nel corso del colloquio di 13 minuti in inglese, pubblicato ieri, si è sentita la Meloni dire: “Tutti sanno che bisogna trovare una soluzione. La stanchezza è reale. “Ho alcune idee su come gestire la crisi, ma sto aspettando il momento giusto.”
Il Primo Ministro ha anche espresso la sua critica alla posizione della comunità internazionale, che ha abbandonato il suo Paese al suo destino di fronte all'”ondata migratoria”. Ai burloni russi Bovan e Lexus vengono attribuiti scherzi che coinvolgono l’allora cancelliere Merkel, l’ex primo ministro Boris Johnson e il principe Harry.
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