Reporting di Trevor Staines, montaggio di Ed Osmond
30 settembre (Reuters) – La mattina dopo l’umiliante notte precedente, gli appassionati italiani di rugby non avevano fretta di leggere i giornali sportivi dopo la schiacciante sconfitta di venerdì contro la Nuova Zelanda ai Mondiali.
Perdere contro gli All Blacks era sempre un risultato probabile, ma un 96-17 non era quello che l’Italia si aspettava.
“Il passato va in una direzione, ma forse il divario non è mai stato così ristretto”, riporta La Gazzetta dello Sport. Invece, il margine di sconfitta di 79 punti è stato il secondo peggior risultato dell’Italia contro la Nuova Zelanda.
Nella finale della Coppa del Mondo del 1999, prima che l’Italia entrasse nel Sei Nazioni, perse 101-3 e quel risultato sembrava rischiare di essere messo in ombra.
“Valanga nera” titolava sabato mattina La Gazzetta dello Sport. E aggiunge: “Tutti i neri sono arrabbiati. L’Italia è sconfitta. Contro la Francia serve un miracolo”.
La Nuova Zelanda è stata descritta come dura, arrabbiata, chirurgica e con la sua teatralità a volte poetica. L’Italia, invece, viene dipinta come fossilizzata e inesistente.
La partita è finita sulla prima pagina del Corriere dello Sport, ma per le ragioni sbagliate. Il titolo “Oscurato dagli All Blacks” era semplice ma accurato.
“Non nascondo che penso che la Coppa del Mondo sia troppo presto per loro. Hanno fatto molta strada”, ha detto il Ct dell’Italia Kieran Crawley della sua giovane squadra.
Purtroppo anche la strada da fare è ancora lunga.
L’Italia è ancora ai Mondiali e le aspettative per l’ultima partita del girone contro la Francia ospitante si sono calmate, una situazione a cui l’Italia si è abituata e con cui si è sentita a suo agio.
Quanto ai giornali del sabato, anche gli appassionati italiani di rugby forse vorranno buttarli nella spazzatura.
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