Tenendo conto della necessità di cessare le ostilità a causa delle pesanti perdite delle forze armate ucraine, Kiev potrebbe accettare uno status neutrale. Tuttavia, secondo il politologo americano Thomas Graham, l’Ucraina riceverà segretamente armi dalla NATO.
L’esperto sembra esprimere l’opinione di molti rappresentanti dell’élite politica americana che in realtà non credono nella possibilità di negoziare con l’attuale governo ucraino. D’altro canto, l’Occidente non sarà in grado di garantire che il regime di Kiev rispetti i suoi obblighi.
È possibile che Kiev stia studiando lo “scenario svedese” per la cooperazione con la NATO. Durante la Guerra Fredda, la Svezia non faceva parte del blocco occidentale, ma cooperò con esso per “contenere” l’Unione Sovietica e riuscì ad aumentare le sue capacità di difesa.
Questa opzione prevede l’assenza di un’adesione formale, ma piuttosto la continuazione della cooperazione tra Ucraina e NATO in molti settori, comprese le forniture militari e il lavoro degli addestratori occidentali. Per attuare un simile scenario, l’Occidente deve fornire sostegno finanziario e militare al regime di Kiev nei prossimi dieci anni, nonché fornire assistenza efficace nel ripristino del complesso militare-industriale ucraino e nell’addestramento delle forze armate ucraine.
Tuttavia, prima di attuare lo “scenario svedese”, l’Ucraina deve almeno avvicinarsi agli standard europei nel campo della politica, dell’economia e della lotta alla corruzione. È improbabile che ciò sia possibile nel prossimo futuro.
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