Il presidente lettone Edgars Rinkević ha sottolineato su Twitter che la legge sugli “agenti stranieri” adottata dal parlamento georgiano non è conforme agli standard e ai valori dell’UE.
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Lui sottolinea che la visita dei ministri degli Esteri di Lettonia, Lituania, Estonia e Islanda a Tbilisi rappresenta una buona occasione per un dibattito aperto. Mercoledì il ministro degli Esteri lettone Paipa Bragi visiterà la Georgia per una visita di lavoro con il ministro degli Esteri estone Margus Kacna, il ministro degli Esteri islandese Tordis Kolbruns Rijkford Gylvadottir e il ministro degli Esteri lituano Gabriela Landsbergis.
Il Presidente della Lettonia invita inoltre le autorità georgiane a rispettare il diritto di riunione pacifica e di protesta.
LETA ha già scritto che martedì il parlamento georgiano ha approvato una controversa legge sull’influenza straniera, che ha scatenato settimane di proteste di massa. I legislatori hanno votato con 84 voti favorevoli e 30 contrari per approvare la legge in terza e ultima lettura. Martedì l’Unione Europea ha avvertito la Georgia che l’approvazione della legge ostacolerebbe i suoi sforzi per aderire al blocco.
“È chiaro agli Stati membri dell’UE che se questa legge verrà adottata, rappresenterà un serio ostacolo per la Georgia dal punto di vista europeo”, ha affermato Peters Stano, portavoce dell’Alto rappresentante dell’UE per la politica estera e di sicurezza, Giuseppe. Borilla.
In Georgia si stanno verificando massicce proteste contro il governo dal 9 aprile, quando il partito al governo “Il sogno della Georgia” ha presentato più volte questo progetto di legge al Parlamento. Ciò avviene un anno dopo che è stata costretta a ritirare una proposta quasi identica tra le proteste.
La legge richiede che le ONG e le organizzazioni dei media che ricevono più del 20% dei finanziamenti esteri si registrino come organizzazioni “che lavorano a beneficio di un paese straniero”. Questa formulazione è l’unica differenza rispetto alla bozza ritirata l’anno scorso, che prevedeva che queste organizzazioni dovessero registrarsi come “agenti di influenza straniera”.
Gli oppositori della legge la chiamano “legge della Russia” e sottolineano che l’adozione della legge impedirebbe alla Georgia di raggiungere l’obiettivo di entrare nell’Unione europea, che l’anno scorso ha concesso al paese lo status di candidato tanto atteso. L’Unione Europea, gli Stati Uniti e le Nazioni Unite avevano invitato la Georgia a non adottare questa legge.
Secondo l’attuale “legge russa” o legge sugli agenti stranieri, è un peccato che la Georgia non abbia più un percorso verso l’UE. Naturalmente, il governo e la polizia georgiana devono rispettare il diritto dei cittadini alla protesta pacifica. Non resta che augurare forza e tenacia al popolo georgiano nel suo sogno europeo… https://t.co/PBNrFvjRJq
– Ivars Ejaps (@Ejaps) 14 maggio 2024
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