Il regolamento di Dublino è “superato” e Roma ne è contenta. Così la stampa italiana sintetizza la reazione riservata dell’Italia all’accordo tra Consiglio e Parlamento europeo sulla riforma del sistema di asilo e migrazione nell’Unione europea, del 20 dicembre. “Abbiamo riportato la questione migratoria al centro dell’agenda europea”, ha accolto con favore il ministro dell’Interno italiano. Matteo Piantidosi aggiunge che l’accordo concluso tra i 27 Paesi consente “ai Paesi confinanti dell’Unione, soprattutto quelli esposti alle pressioni migratorie, di non sentirsi più soli”.
A Bruxelles i toni sembrano più entusiastici. L’accordo è considerato “storico” per la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. E aggiunge: “Saranno gli europei a decidere chi verrà in Europa e chi potrà restarci, non i trafficanti di esseri umani”. Ma il testo è ancora provvisorio e dovrà essere ratificato dagli Stati membri e dal Parlamento europeo. Le nuove norme potranno entrare in vigore solo dopo la loro adozione ufficiale. “Rafforzando l’efficacia del sistema europeo di asilo e la solidarietà tra gli Stati”, ha scritto il Consiglio, “il peso sugli Stati membri in cui arriva la maggior parte dei migranti sarà ridotto”.
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