Spagna: falsi segnali di pericolo sulle spiagge per impedire ai turisti di prendere posto

Con finti cartelli che avvertono di una miriade di pericoli inesistenti, sulle spiagge in Spagna La gente del posto cerca di impedire ai turisti di accedere alle famose spiagge e di trovare un posto al sole. Questo fenomeno ha assunto anche dimensioni politiche, alle Baleari, dove i turisti fanno letteralmente a gara per un buon lettino in spiaggia o nella piscina dell’albergo.

Sono apparsi cartelli vicino alle famose spiagge di Maiorca, che avvertono i turisti di fare attenzione a causa della presenza di “pericolose meduse”. Altri segnali avvertono che la spiaggia è chiusa o stanno cadendo sassi e non è sicuro andarci. È stato anche trovato un cartello che avverte che le acque reflue pericolose stanno inquinando l’acqua. Un altro falso cartello cerca di scoraggiare i turisti dall’andare in spiaggia, dicendo che è ancora a circa tre ore di cammino, quando in realtà dista solo 100 metri.

Tuttavia, questi segnali di avvertimento, che sono scritti in inglese, contengono anche un messaggio scritto in catalano in modo che chi parla quella lingua si renda conto che gli avvertimenti sono falsi. Il Daily Mail la prende sul personale, scrivendo che i cartelli hanno lo scopo di scoraggiare i turisti britannici. Ma i turisti di tutte le nazionalità ovviamente leggeranno i falsi cartelli che sembrano interessare tutti gli stranieri, appunto quelli che non sanno leggere il catalano.

Questo fenomeno è sorto durante l’estate quando i turisti hanno partecipato a una competizione per cercare di ottenere i posti migliori sulle spiagge migliori, anche prima che si aprissero al pubblico. Sono andati presto con le loro sedie e hanno aspettato di arrivare per primi. Nelle foto, decine di turisti aspettano in fila per entrare in spiaggia prima che apra. Aspettano per ore l’apertura della piscina dell’hotel. Alcuni vanno anche di notte prima che sorga il sole e montano gli ombrelli.

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Secondo The Sun, il cartello, che avverte in inglese di razze nell’acqua, recita in catalano “spiaggia aperta. No alle meduse, no agli alieni». E il cartello che dice che i sassi stanno cadendo dice in catalano che i sassi non cadono, e che il pericolo non sono “frane, ma” sovrappopolazione per altri imprenditori della zona.

L’organizzazione ha ammesso in un post su Twitter di aver messo alcuni cartelli “umoristici”, che secondo lui servono a scoraggiare i turisti. Come dice lui le ha messe da Cala Morlanda a Cala Puta. Della sua energia, dice che la colpa è dei capitalisti, degli uomini d’affari come Nadal e, ovviamente, del governo delle Baleari.


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