Gli Stati Uniti hanno ufficialmente completato il ritiro delle proprie forze dal Niger, ponendo fine alla presenza militare nel paese dell’Africa occidentale dopo diversi anni di cooperazione. Questa decisione arriva su richiesta del regime militare attualmente al potere in Niger. IL
Il 16 settembre, i ministeri della Difesa dei due paesi hanno annunciato il ritiro di tutte le forze e gli equipaggiamenti statunitensi “senza complicazioni”, come confermato dall’AFRICOM, il comando militare statunitense in Africa.
Ciò è stato preceduto, in agosto, dalla chiusura dell’ultima base americana ad Agadez, lasciandovi una ventina di persone a supervisionare il ritiro definitivo del materiale militare. Il Niger, un tempo pilastro delle operazioni anti-jihadiste statunitensi e francesi nel Sahel, ha visto le relazioni con le forze armate occidentali deteriorarsi dopo il colpo di stato del luglio 2023 che ha spodestato il presidente eletto Mohamed Bazoum.
L’attuale regime del Niger si è avvicinato ai suoi vicini Mali e Burkina Faso e insieme hanno formato l’Alleanza degli Stati del Sahel. Le forze statunitensi hanno iniziato il ritiro a maggio, dopo che il governo nigerino ha posto fine all’accordo di cooperazione militare a marzo. Nonostante questo ritiro, funzionari statunitensi, come il generale Kenneth Eckman dell’AFRICOM, hanno espresso l’intenzione di mantenere le relazioni di sicurezza in futuro, sottolineando che gli Stati Uniti rispettano pienamente la sovranità del Niger. Alla fine di agosto anche la Germania ha restituito i suoi ultimi soldati dalla base di Niamey in Niger.
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